quando ti accorgi ke le stai mangiando non le mangiare...no ske....questa e una guida presa da internet...
Per onicofagia si intende la brutta abitudine di mangiarsi le unghie. Chi ha qusto vizio spesso non si limita solamente a rosicchiare le unghie, danneggiandole, ma anche le cuticole o le pellicine intorno all' unghia stessa, provocando fastidio e dolore, talvolta infezioni. Perchè smettere di mangiarsi le unghie è così difficile? E' possibile?
L' onicofagia è un gesto molto comune, soprattutto nelle situazioni di nervosismo, stress ed ansia; ne sono colpiti soprattutto bambini, in genere dopo i sei anni, (circa il 30%) e gli adolescenti (circa il 40%). Molti crescendo riescono a correggere questo vizio, ma ancora il 5% della popolazione adulta continua a mangiarsi le unghie. E' importante sapere che questa abitudine non è del tutto innocua:
mettere frequentemente le dita in bocca favorisce il trasporto continuo di batteri, virus e funghi;
si prova dolore, non solo durante l' atto in sè, ma anche nell' esplicare alcune tipologie di attività
i polpastrelli così "danneggiati" verranno a contatto con polvere e sporco, favorendo fastidiose infiammazioni ed infezioni come il giradito (ricordate quindi di utilizzare quando necessari i guanti e di non tenere le mani bagnate troppo a lungo);
il rosicchiare continuamente le unghie può portare al consumo dello smalto dei denti.
Infine, ma non per questo meno importante, il fattore estetico: avere le unghie rosicate e le cuticole rovinate può mettere a disagio e far sentire insicuri nei rapporti interpersonali. Inoltre stringere la mano a qualcuno che tiene le dita in bocca in continuazione può non essere gradito! Chi "soffre" di onicofagia viene visto come una persona insicura di se stessa e repressa: questo perchè l' onicofagia è un comportamento compulsivo tipico delle persone timide, ansiose ed insicure, che vivono un disagio interiore che non riescono ad esprimere.
Attraverso il gesto di "mangiarsi le unghie" riescono a sfogare il loro senso di impotenza e la loro aggressività, ritrovando una forma di tranquillità. Nei bambini l' onicofagia può indicare una forte emotività e un bisogno di maggiori attenzioni; non a caso i bambini iniziano a mangiarsi le unghie proprio nei periodi in cui magari il loro ambiente famigliare è turbato da litigi o discussioni oppure se non riescono a sofddisfare le aspettative dei genitori.
Esistono molti tipi di rimedi per combattere questo fastidioso vizio a cui però va associata sempre un' abbondante dose di buona volontà: nei casi più gravi, può essere prescritta da un medico una cura farmacologica a base di antidepressivi o/e vitamina B al fine di inibire il bisogno o l' ossessività legati al gesto che viene spesso associata una terapia comportamentale. La terapia comportamentale ha lo scopo di far capire le motivazioni profonde che portano all' onicofagia e insegna a disimparare il gesto, solitamente sostituendolo con un abitudine meno deleterea, come quella di masticare bastoncini di liquirizia o gomme.
Tra i trucchi per perdere l' abitudine di mangiarsi le unghie, il più diffuso è quello quello di utilizzare degli appositi smalti, reperibili in farmacia, dal sapore orrendo; per ottenere lo stesso senso di disgusto è ottimo anche l' olio di mandorle dolci. Molti ex - onicofagi consigliano di imparare a prendersi cura delle proprie unghie: avere delle mani curate e belle a vedersi in molti casi può aiutare resistere alla voglia di mordicchiare unghie e pellicine.
Per lenire i polpastreli e le irritazioni si può applicare con un piccolo massaggio dell' olio germe di grano, mentre per rinforzare le unghie è utile assumere integratori a base di ferro, cistina e cisteina, sempre consigliati dal vostro medico o dal farmacista. C' è anche chi consiglia di effettuare una ricostruzione gel unghie: le unghie ricostruite con il gel sono infatti molto dure e resistenti e sarà impossibile rosicchiarle! Fate però attenzione ai denti!!
Anche l' omeopatia suggerisce alcuni rimedi per combattere l' onicofagia: l' Ignatia 5CH può essere di aiuto negli stati di tensione, mentre la Staphysagria 5CH è consigliata per lenire la comonente ossessiva legata all' abitudine; infine alcuni minerali come il litio, il magnesio, il cobalto e il manganese svolgono un' azione distensiva ed antistress. Chiedete consiglio al vostro omeopata per la corretta modalità assunzione.